1917 – RECENSIONE spoiler

Prendi una regia spettacolare interamente in piano sequenza, un grande cast corale guidato da due grandi interpretazioni, una fotografia pazzesca, un trama forse banale ma ben escogitata e ottieni il film dell’anno. Tecnicamente parlando, questo film è qualcosa di nuovo, una pellicola che sperimenta e lo fa bene.

1917 è la storia di due giovani soldati a cui viene assegnata un’importante quanto pericolosa missione: quella di consegnare un messaggio che salverà 1600 uomini da una morte certa.

Lo spettatore si ritrova nella condizione di terzo soldato silenzioso della vicenda che vive l’orrore e l’eroismo della guerra assieme ai due compagni, legati sin da subito da una forte amicizia. La regia riflette subito il significato primario del film, descritto anche nel sottotitolo della pellicola. “Il vero nemico è il tempo”. La scelta del piano sequenza ( senza tagli, senza interruzioni) è perfetta per descrivere l’inesorabilità del tempo che passa, così come l’inesorabilità della guerra. Questo va a collegarsi con l’altro aspetto che Sam Mendes decide di mettere in risalto: la precarietà della vita e della condizione dei commilitoni. In particolare, in merito a questo tema, è molto esplicativa la scena, che attendiamo per tutto il film, in un abile crescendo di tensione, dell’incontro tra Schofield e il colonnello Mackenzie. Dello stesso significato è la parte della morte di Blake, il suo compagno è infatti costretto ad assistere impotente alla sua fine.

La pellicola è anche costellata di moltissime scene memorabili, piene di significato simbolico e tecnicamente grandiose. La migliore è senza dubbio quella del fiume. Il protagonista sta infatti per cedere, per lasciarsi andare ed ha la forza di rialzarsi solo dopo aver visto galleggiare nell’acqua dei fiori che gli ricordano l’amico deceduto e la sua missione. Subito dopo il regista ci immerge in un silenzio irreale, spezzato solo da una canzone in sottofondo, trattasi di  “Wayfaring Stranger”, che parla di un viandante che deve allegoricamente attraversare il  fiume Giordano per ricongiungersi ai suoi cari.

1917 è un grande film, in cui lo spettacolare lato tecnico ( lo so abbiamo già detto, ma non smetteremo mai di ripeterlo XD) non è fine a stesso, ma mette in forte risalto una storia ben orchestrata, corposa simbolicamente e molto toccante.

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AVENGERS ENDGAME: UN GIGANTESCO GRAZIE con spoiler

Io sono Iron Man così cominciava l’universo cinematografico più grande mai creato e così pochi giorni fa finiva. Con quello che è implicitamente il suo personaggio simbolo, il playboy, filantropo, miliardario Tony Stark, per usare una delle sue frasi. Questo film è stato concepito come una gigantesca celebrazione, un omaggio a questi 11 anni di film; omaggio che prende la scena anche nel momento culmine della pellicola, lo schiocco delle dita. La perfetta chiusura ad anello di un decennio di film che hanno avuto, impossibile negarlo, un impatto enorme nel mondo del cinema e hanno fatto emozionare milioni di spettatori, me compreso. Caratterizzato dal solito crescendo di azione, stavolta con un passaggio più drastico, chiunque in sala sente l’avvicinarsi della fine . Moltissime e di grande effetto sono le citazioni presenti durante le 3h di spettacolo, anche la narrazione si basa su quest’ultime mentre i toni ritornano ad essere quelli scanzonati di sempre dopo il grande distacco drammatico di Infinity War. A dimostrazione che Endgame non è un fim che deve colpire, perché l’MCU l’ha già fatto e semplicemente ce lo ricorda. Bellissima anche l’altra funzione dei viaggi nel tempo che oltre a rivisitare i vari film prodotti per celebrarli ( come detto sopra), risaltano l’evoluzione che ogni personaggio ha avuto mettendo in contrasto versioni vecchie e nuove. Impossibile non citare il duello tra i due Captain America da cui emerge la maturazione del personaggio un tempo bloccato tra passato e presente. Avengers 4 è l’apoteosi di tutti i nostri eroi, primo fra tutti Tony Stark il vero protagonista capace ancora di combattere per qualcosa di nuovo. Inevitabile, la sua morte chiude i giochi: ENDGAME.